Thomas Friedman si aggiudica l' «Urbino Press Award» 2009, il riconoscimento annuale conferito dall'Italia ai grandi protagonisti del giornalismo americano. Ad annunciare il vincitore è stato l'ambasciatore Giovanni Castellaneta, nell'ambito di una cerimonia che ha radunato nella sede diplomatica italiana, anche sottosegretari di Stato e funzionari dell'amministrazione Obama e oltre 200 giornalisti e inviati delle più note testate americane. Considerato dai suoi stessi colleghi statunitensi «il più grande reporter vivente», Friedman, vincitore di tre premi Pulitzer, è da anni editorialista di punta del «New York Times» e autore acclamato (oltre otto milioni di copie vendute per i suoi libri, tra cui i celebri «Il mondo è piatto» e «Il mondo dopo l'11 settembre»). Tra il pubblico in sala anche l'ambasciatore d'Israele Salai Meridor, che ha portato i saluti del Paese d'origine del vincitore. «Sono ebreo, ma credo nella reincarnazione – ha spiegato con ironia Friedman – e sono convinto di aver vissuto a Urbino nella mia vita precedente». Nell'ambito dell'appuntamento, caratterizzato dal concerto degli «OperaPop» (Davide De Gregorio, Enrico Giovagnoli e Francesca Carli), è stato proiettato un video dedicato al territorio provinciale con gli interventi, tra gli altri, del sindaco di Urbino Franco Corbucci, del presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi, del presidente di Aspin 2000 Luigino Gambini, del presidente del premio Giovanni Lani e dello sponsor Giacomo Guidi. Soddisfazione è stata espressa anche dalla Provincia: «Aspettiamo il vincitore a Urbino il prossimo 18 giugno – ha commentato il presidente Palmiro Ucchielli – in occasione della cerimonia di premiazione a Palazzo Ducale. Anche quest'anno il riconoscimento contribuirà a promuovere il territorio provinciale in ambito internazionale e a consolidare i rapporti tra il nostro sistema produttivo e gli interlocutori americani, che rappresentano i principali partner commerciali del tessuto territoriale».
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