"Lotta partigiana e antifascismo nel Comune di Cantiano" è il titolo di una interessante raccolta di testimonianze curata da Angelo Ceripa, partigiano, nativo di Cantiano e pesarese d'adozione, e dalla diligente collaboratrice Tina Romitelli, figlia di comandante partigiano. Tanti sono i personaggi che hanno contribuito alla stesura dei testi; erano appena ventenni quando nel freddo inverno del 1943-44 da Pesaro e Fano raggiunsero le montagne di Cantiano per combattere per la libertà: Renato Vianello, Giorgio De Sabbata, Claudio Cecchi, Valerio Volpini, Corrado Isotti, Sergio Marchegiani e tanti altri.
I protagonisti sono oggi anziani signori settantenni e raccontano, senza retorica, le loro paure giovanili, la fame patita, i disagi subiti e non dimenticano di ricordare i compagni feriti, morti in combattimento o giustiziati: a loro soprattutto va il ricordo più commovente. Pur non avendo la pretesa di essere un testo storico ha l'eccezionale validità di rievocare in modo semplice, con l'aiuto di foto d'epoca, un periodo che deve rimanere vivo nella storia del nostro Paese. Infatti, oltre a narrare tanti episodi di vita partigiana, mette in evidenza la condizione amara degli esuli cantianesi condannati dal tribunale speciale fascista a lunghi anni di prigione scontati nelle dure carceri del regime. Nel presentare il volume a Cantiano, il professor Valerio Volpini, oltre a ringraziare i protagonisti e tutta la popolazione del luogo coinvolta nella Resistenza, ha rilevato come il valore del libro vada al di là dei fatti che rievoca e rappresenti, soprattutto, una raccolta di vive emozioni e di ricordi sereni, un omaggio a questo "piccolo grande paese" che è Cantiano.
Il libro, che è stato distribuito gratuitamente dal Comune di Cantiano e dall'ANPI provinciale, è già stato letto ed apprezzato da molti, anche residenti in altre province. Un grande protagonista della vita democratica, Oder Bolelli, ex ingegnere capo della Provincia di Forlì, già comandante di battaglione partigiano e grande invalido di guerra, così scrive al fraterno amico Ceripa: "Gli episodi descritti nel libro mi hanno profondamente commosso; ho letto le tue pagine ed ho trovato in esse il tuo sereno sorriso, grazie". Ed è altrettanto apprezzabile il giudizio espresso da un giovane, tra i tanti, il dentista Roberto Mazza di Pesaro che dice: "Faremo tesoro dei sacrifici e delle battaglie vinte da voi, nostri padri, per dare a noi figli un Paese civile e democratico"; come pure quello di Gianfranco Sabbatini, vice presidente della Banca delle Marche che scrive: "Ho molto apprezzato il libro per il quale ti debbono gratitudine tutti coloro che pensano che la memoria del passato giovi al presente".
Cantiano ha grandi e profonde tradizioni democratiche, "E' l'occasione, ha detto il sindaco Gino Traversini, per rinnovare l'insegnamento storico tramandato dalla Resistenza, che è quello della democrazia, unico assetto sociale ed istituzionale in cui tutti i cittadini sono rappresentati". E' sicuramente un libro da leggere, da conservare e da consigliare soprattutto ai giovani, "Perché - come ha scritto Sandro Severi, ex presidente dell'ANPI di Pesaro - la memoria storica non vada dispersa ma sia maestra di vita, di libertà e tolleranza per tutti" .
Massimo Seri