Fano. E’ il 44’ del primo tempo. Dopo aver pareggiato con Ballardini il momentaneo vantaggio dell’Empoli, l’Alma sta producendo il massimo sforzo offensivo; ed ecco un bel lancio di Guidetti diretto a Messersì che parte in contropiede. Due difensori pasticciano, l’ala sinistra fanese ha via libera e spara in corsa trafiggendo il portiere Paradisi in uscita. L’obiettivo del fotografo Liguori segue la traiettoria del tiro e inquadra il pallone che si infila nella porta vuota. Sembrerebbe un’inquadratura inutile, senza una traccia di giocatore intorno. E invece dal negativo emerge una straordinaria composizione di immagini: sette modi per esprimere al millesimo di secondo, dietro la rete, chi scarica l’entusiasmo “decollando” per gridarlo in volo, chi stringe i pugni e chi vive attonito l’attimo fuggente. Ogni atteggiamento, e l’insieme dei ragazzi così “fermati” dall’obiettivo, diventa un plastico di dirompente espressività. E’ accaduto allo stadio fanese di Borgo Metauro nel 1981. Se a qualcuno venisse in mente di fare un monumento dedicato alla magia scatenante del “gol”, sceglieremmo questa foto.
Brisa
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