Home Page
  Aprile 2011
  Marzo 2011
  Febbraio 2011
  Gennaio 2011
  Dicembre 2010
  Novembre 2010
  Ottobre 2010
  Settembre 2010
  Luglio-Agosto 2010
  Giugno 2010
  Maggio 2010
  Aprile 2010
  Marzo 2010
  Febbraio 2010
  Gennaio 2010
  Dicembre 2009
  Novembre 2009
  Ottobre 2009
  Settembre 2009
  Luglio-Agosto 2009
  Giugno 2009
  Maggio 2009
  Aprile 2009
  Marzo 2009
  Febbraio 2009
  Gennaio 2009
  Dicembre 2008
  Novembre 2008
  Ottobre 2008
  Settembre 2008
  Luglio-Agosto 2008
  Giugno 2008
  Maggio 2008
  Aprile 2008
  Marzo 2008
  Febbraio 2008
  Gennaio 2008
  Dicembre 2007
  Novembre 2007
  Ottobre 2007
  Settembre 2007
  Luglio-Agosto 2007
  Giugno 2007
  Maggio 2007
  Aprile 2007
  Marzo 2007
  Febbraio 2007
  Gennaio 2007
  Dicembre 2006
  Novembre 2006
  Ottobre 2006
  Settembre 2006
  Luglio-Agosto 2006
  Giugno 2006
  Maggio 2006
  Aprile 2006
  Marzo 2006
  Febbraio 2006
  Gennaio 2006
  Dicembre 2005
  Novembre 2005
  Ottobre 2005
  Settembre 2005
  Luglio-Agosto 2005
  Giugno 2005
  Maggio 2005
  Aprile 2005
  Marzo 2005
  Febbraio 2005
  Gennaio 2005
  Dicembre 2004
  Novembre 2004
  Ottobre 2004
  Settembre 2004
  Luglio-Agosto 2004
  Giugno 2004
  Maggio 2004
  Aprile 2004
  Marzo 2004
  Febbraio 2004
  Gennaio 2004
  Dicembre 2003
  Novembre 2003
  Ottobre 2003
  Settembre 2003
  Luglio-Agosto 2003
  Giugno 2003
  Maggio 2003
  Aprile 2003
  Marzo 2003
  Febbraio 2003
  Gennaio 2003
  Dicembre 2002
  Novembre 2002
  Ottobre 2002
  Settembre 2002
  Luglio-Agosto 2002
  Giugno 2002
  Maggio 2002
  Aprile 2002
  Marzo 2002
  Febbraio 2002
  Gennaio 2002
  Dicembre 2001
  Novembre 2001
  Ottobre 2001
  Settembre 2001
  Luglio-Agosto 2001
  Giugno 2001
  Maggio 2001
  Aprile 2001
  Marzo 2001
  Febbraio 2001
  Gennaio 2001
  Dicembre 2000
  Novembre 2000
  Ottobre 2000
  Settembre 2000
  Luglio-Agosto 2000
  Giugno 2000
  Maggio 2000
  Aprile 2000
  Marzo 2000
  Febbraio 2000
  Gennaio 2000
  Dicembre 1999
  Novembre 1999
  Ottobre 1999
  Settembre 1999
  Luglio-Agosto 1999
  Giugno 1999
  Maggio 1999
  Aprile 1999
  Marzo 1999
  Febbraio 1999
  Gennaio 1999
  Dicembre 1998
  Novembre 1998
  Ottobre 1998
  Settembre 1998
  Luglio-Agosto 1998
  Giugno 1998
  Maggio 1998
  Aprile 1998
  Marzo 1998
  Febbraio 1998
  Gennaio 1998
  Dicembre 1997
  Novembre 1997
  Settembre-Ottobre 1997
  Luglio-Agosto 1997
  Giugno 1997
  *

Il dibattito sulle vaccinazioni

E' meglio informarsi

Prendo spunto dall'articolo del signor Mirko Fabbri (Lo Specchio, novembre) intitolato "Servono davvero le vaccinazioni obbligatorie?" per dare alcune informazioni che reputo utili per chi volesse approfondire l'argomento. Anch'io pochi mesi dopo la nascita della mia bambina, come tanti altri genitori, mi sono trovata di fronte all'obbligo delle vaccinazioni. In quel frangente, il mio dovere di genitore mi indusse ad assumere tutte le informazioni possibili sull'argomento. Grazie alla documentazione raccolta (testimonianze di persone, documentazione scientifica, articoli tratti da quotidiani, dichiarazioni di illustri personaggi della Sanità, ecc.) venni a conoscenza della possibilità dell'insorgere di complicanze riconducibili alla pratica vaccinale. Le notizie divulgate dai giornali e dalla televisione non erano sicuramente delle più confortanti: proponevano infatti immagini e notizie raccapriccianti in merito a bambini che a seguito delle vaccinazioni avevano riportato complicanze di tipo irreversibile. Solo per fare alcuni esempi, ricordo il caso pubblicato dal Giornale di Sicilia, in data 3 marzo '99, relativo alla morte di una bimba di nome Ilaria il cui decesso è avvenuto per causa dei vaccini; nonché il caso di Mattia un bambino di Roccasinibalda, rimasto paralizzato ad una gamba a seguito della somministrazione dell'antipolio (Il Messaggero di Rieti del 4 marzo '99) e ancora il caso di un piccolo di Ancona, di soli quattro mesi, morto a causa di un infezione che si è scatenata subito dopo le vaccinazioni, la trivalente e l'anti-epatite (La Repubblica dell'8 aprile '99).

Oltre all'aspetto sanitario, per il quale rimando il lettore alla bibliografia pubblicata in merito, grazie alla mia professione di avvocato, ho sviluppato accuratamente anche l'aspetto giuridico-legislativo. A tale proposito vorrei ricordare che, secondo quanto disposto dalla legge 210/1992, la quale regola "l'indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati", all'art. 7 prevede l'obbligo per le Unità Sanitarie Locali di: "predisporre progetti d'informazione rivolti alla popolazione e in particolare ai donatori e ai soggetti riceventi materiali biologici, nonché alle persone da vaccinare e alle persone a contatto, il tutto al fine della prevenzione delle complicanze causate dai vaccini. Tali progetti devono assicurare una corretta informazione sull'uso dei vaccini, sui possibili rischi e complicanze, sui metodi di prevenzione nonché devono essere prioritariamente rivolti ai genitori, alle scuole ed alle comunità in genere". Per quanto di mia conoscenza, purtroppo fino a poco tempo fa l'organo preposto nel nostro territorio non solo non attuava alcuna campagna d'informazione, ma denunciava alle autorità competenti tutti quei genitori i quali, solo perché venuti a conoscenza della possibilità dell'insorgere di tali rischi ed essendo particolarmente attenti alla salute psicofisica dei propri figli, si avvalevano di un proprio diritto esigendo dagli organi preposti chiarezza, trasparenza, informazione e rassicurazione su tale prassi. Il timore di vedersi affievolita la patria potestà per non aver sottoposto i propri figli alle vaccinazioni obbligatorie è però oggi finalmente svanito, grazie alle recenti disposizioni del Tribunale dei Minorenni di Ancona secondo il quale: "… non esistendo la coercibilità per legge in merito alle predette vaccinazioni, non è consentito al giudice intervenire nella materia, né può limitare la libertà individuale dei genitori di provvedere alla salute dei propri figli nei modi che ritengano più idonei".

Myriam Mengucci

Libertà o obbligo?

Le vaccinazioni sono un metodo del tutto naturale per proteggersi dalle malattie infettive. Con esse si mima infatti l'infezione naturale e si stimolano le difese immunitarie (produzione di anticorpi) che in tutti gli esseri viventi sono la più antica barriera contro i microbi. Normalmente la vaccinazione si fa con microbi uccisi o con frammenti di microbi e in tali casi è completamente innocua; in alcuni casi si fa con microbi vivi e attenuati, come si faceva con il vaccino antipolio Sabin. Era allora possibile in rarissimi casi che si determinasse una poliomielite, con paralisi e disturbi cerebrali. Il fatto è gravissimo per chi la subisce e per la sua famiglia (i promotori delle "leghe antivaccinazioni" di solito sono genitori che hanno avuto figli colpiti da gravi reazioni post-vaccinali), ma occorre subito considerare che il numero delle vite salvate dal vaccino antipolio, obbligatorio praticamente in tutto il mondo, è infinitamente maggiore. Da alcuni anni anche la vaccinazione anti-poliomielite è diventata del tutto innocua perché si fa con il vaccino Salk a virus uccisi e le vecchie "goccine" del vaccino Sabin sono state sostituite da un'iniezione.

L'obbligo delle vaccinazioni in età pediatrica (che in Italia sono, lo ricordo: anti-tetanica, difterica, poliomielite ed epatite B discende da vari motivi estremamente validi e logici per ogni persona dotata di buon senso, sebbene la disinformazione, il fanatismo e l'integralismo ideologico periodicamente emergano in alcuni settori dell'opinione pubblica che, appellandosi alla libertà di cure, rifiutano il vaccino per i propri figli. Un secolo fa, prima delle vaccinazioni di massa, come ampiamente provato dalle statistiche dell'epoca, milioni di persone morivano nel mondo, spesse volte tra atroci tormenti, di vaiolo, difterite, tetano, poliomielite o restavano permanentemente menomati. Solo quando, come per il vaiolo e presto per la polio, si raggiunge la certezza che non esistono più microbi di quel tipo nel mondo si può sospendere la vaccinazione. Inoltre la legge prevede un forte indennizzo per i danneggiati dai vaccini obbligatori. Chi rifiuta la vaccinazione si avvale poi di un "premio" che viene dalla restante popolazione vaccinata: ciò vale per le sole infezioni che albergano nell'uomo (difterite, epatite, polio), ma non per il tetano. Infatti se quasi tutti i bambini sono vaccinati, anche chi non è vaccinato non si ammala. Se però dal 90% e passa di copertura vaccinale si passasse con le vaccinazioni facoltative e libere al 30-50% i microbi continuerebbero a circolare e anche chi è stato vaccinato potrebbe ammalarsi in quanto, è provato, la vaccinazione non sempre è efficace, cioè non sempre fa produrre anticorpi a sufficienza. Ecco perché lo Stato deve imporre per legge l'obbligo, lo scopo dell'igiene è infatti quello di tutelare non solo la salute del singolo, ma quella della collettività.

Alcuni microbi oggetto di vaccinazione, sono tra l'altro quasi scomparsi in Italia, ma sono ampiamente presenti nei Paesi sottosviluppati, meta del turismo internazionale, e non è infrequente prendere la difterite in Russia o la poliomielite in Africa. Il tetano poi è ineliminabile dall'ambiente e chiunque operi a contatto con terriccio di campo o semplicemente di un vaso di fiori: se si taglia, si potrebbe contagiare. Da cui il dovere morale di chi fa il medico, come me, e di chi fa informazione di mettere in guardia i cittadini dai rischi di un abbandono delle vaccinazioni in nome di una disinformata e ignorante "libertà di cura".

Luciano Baffioni Venturi


 
 
 
 
FattiNostri  
  Massime
<
  Lotto
<
  Redazione
<
  Hanno collaborato a questo numero
<
  
<



PrimoPiano  
  Personaggi allo Specchio:
Giuliano Vangi

<



Speciale Immigrati  
  Speciale immigrati
<
  Verso una società multiculturale
<
  Il Centro di Solidarietà
<
  I limiti del buonismo
<
  Storia di Bujar, albanese
<
  Voglio vendere anch'io
i ciondoli e gli accendini

<



TuttoPesaro  
  Il dissesto idrogeologico: Venti aree a rischio in provincia di Pesaro
<
  Alla riscoperta delle parole dialettali: L'aquaról
<
  Il Castello di Montelabbate
<
  Ciclisti felici senza le auto
<
  Controvento
<



TuttoFano  
  Ricordo di Nino Ferri
<
  I primi settantacinque anni
dell'ITC "Cesare Battisti"

<
  Fano tra storia e leggenda
<
  L'altra metà del mondo a Natale regala "dignità"
<
  Chiappori vincitore del "Premio Giorgio Cavallo 2000"
<



Opinioni e Commenti  
  Clarissa Vichi: Sanremo famosi
<
  The winner and the loser
<
  Hanno detto
<
  Il quadro prezioso
<
  Contropelo
<
  Euro o Euri?
<
  La mucca pazza
<
  Una piccola storia vera: il gatto fantasma
<
  31 dicembre: non solo baci e risate
<



TuttoScienza  
  Il motore a idrogeno
contro l'inquinamento

<
  Osservatorio Valerio:
incontri con le scuole

<



Salute  
  Il dibattito sulle vaccinazioni
<
  La cura dell'impotenza
<



Società  
  Il sesso in ascensore
<



Consumatori  
  Il Caso: Care, fresche e dolci acque
<
  Le regole delle vendite a distanza
<
  Trappola per topi
<
  Banche e Assicurazioni
<
  Brevi
<



Lettere e Arti  
  E' il giovane Raffaello?
<
  Mostre a Pesaro
<
  Immagini e Sensazioni:
le foto di Adriano Gamberini

<
  Una storia d'amore
<



 
 
 
 

Lo Specchio della Città - periodico per la Provincia di Pesaro e Urbino - Redazione: tel. 0721/67511 - fax.0721/30668 - E-mail:info@lospecchiodellacitta.it

Continuando la navigazione si accetta che possano essere usati cookie per migliorare l'esperienza di navigazione e a scopo statistico. Informativa completa