Da pesarese non posso che condividere ed elogiare l'impegno del comandante “Harbour master” della Capitaneria, capitano di fregata Antonio Musolino, profuso fin dalla sua venuta a Pesaro nel 2003 ed incentrato sulla accelerazione dei progetti della nuova portualità, vuoi commerciale vuoi turistica (vedi “Lo Specchio” di luglio/agosto). Con tali progetti finalmente Pesaro avrà una straordinaria unica importanza nel medio Adriatico, certamente adeguata a quel polo nautico nazionale di fatto qui esistente. Chi va per mare – l'abbiamo verificato in questi ultimi mesi estivi – osserva che le vie d'acqua sono in fase di grande espansione sia nel mercantile, sia nel diporto. Il mare Adriatico è divenuto centro di un rilancio turistico di attività marinara che Pesaro non può assolutamente perdere. Il valore aggiunto del porto pesarese consisterà soprattutto in un nuovo avamporto che smorzerà l'impeto delle onde, fondali da 5,50 a 5 metri utili e l'allargamento a 105 metri dell'ingresso nel nuovo bacino d'acqua, con lo spostamento e l'allungamento dei moli guardiani. Ciò consentirà l'istituzione di nuove rotte sicure marine per ogni tempo, analogamente a quanto già esiste nella sponda orientale: Slovenia, Croazia, Montenegro e Albania.
Paolo Morsiani
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