L'eccessivo inquinamento dai gas di scarico, in quasi tutte le vie del centro della città, non viene mai controllato da una Commissione sanitaria. Nessuno può assicurare che quest'aria gravida di fumi non procuri guai alla nostra salute. Chiaramente qualcosa di assai dannoso nell'atmosfera si riscontra: visto che ci sono oggi troppe persone affette da complicazioni all'apparato respiratorio. Il fumo prodotto dalla motorizzazione è sostanza più dannosa di quanto si creda. L'organismo umano può tollerare una certa limitata quantità di tale inquinamento, ma se la percentuale supera il limite di guardia, e qui lo supera largamente, può arrecare serie malattie, non escluso il cancro.
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Si continuano ad incanalare verso il mare troppi residui di lavorazioni delle fabbriche, fosforo da detersivi sempre in quantità notevole, ripuliture di allevamenti, abbondanti fertilizzanti agricoli, scarichi civili in progressivo aumento. Tutto questo, quando non si costruiscono più i depuratori mancanti. Gli impianti di depurazione esistenti nella nostra città riescono a neutralizzare le sostante inquinanti soltanto per il diciotto per cento: per questo abbiamo molte zone di mare a rischio e sovente si fa finta di niente, per non compromettere il turismo già scarso. Sembra non interessare più a nessuno che nell'Adriatico si deposita una massa organica impressionante che asfissia la fauna ittica. Ma il flagello sottomarino è troppo vasto per non accorgersene. E pensare che si facevano arditi propositi di risanamento dell'Adriatico. Le leggi sul risanamento ambientale dove sono finite? Soltanto durante il periodo balneare, quando qualche bagnino più risoluto farà sentire una certa protesta per il mare sporco, allora qua e là ci sarà qualche rassicurazione, che come al solito non avrà esito concreto. Certo, anche i giornali hanno dimenticato il problema; adesso si occupano troppo di politica e segnatamente di quella governativa non spendono più una parola per le tante cose che non vanno.
Peppino Introcaso
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