Nell’auditorium di palazzo Montani Antaldi il prof. Marco Pellegrini, docente di Storia moderna e di Storia del Rinascimento all’università di Bergamo ha presentato il volume Vita di Giovanni Sforza (1466-1510) di Francesco Ambrogiani, numero sei della collana “Pesaro città e contà // Link”. Dei signori Sforza del ramo pesarese, Giovanni è quello più controverso: già marito di Lucrezia Borgia – il matrimonio viene annullato per volontà del padre di lei, Alessandro VI Borgia – Giovanni viene espulso dal suo dominio nell’ottobre del 1500 da una sollevazione popolare pochi giorni prima che vi sopraggiunga l’esercito di Cesare Borgia, e per tre anni vive in esilio tra Venezia e Mantova; poi nel settembre 1503, alla morte di Alessandro VI, recupera la signoria, cosa che getta nel terrore i protagonisti della rivolta di tre anni prima. In effetti per alcuni anni la vita politica pesarese è contrassegnata da confische, repressioni e condanne a morte, di cui l’esecuzione di Pandolfo Collenuccio, nel luglio 1504, non è che un episodio, anche se forse il più celebre. Così la sua “fortuna” presso i posteri è a lungo contrassegnata da sentimenti di condanna: “ingordo del sangue de’ suoi sudditi” lo definirà tre secoli più tardi Domenico Bonamini.
L’Accademia Raffaello di Urbino ha pubblicato nella collezione di ristampe anastatiche “Gli specchi”, “De gli Elementi d’Euclide libri quindici” tradotti da Federico Commandino. Gli Elementi di Euclide, costituiscono un riferimento fondamentale per il Rinascimento scientifico italiano ed europeo. Le pagine dei Prolegomeni, che aprono il volume, figurano come il manifesto programmatico della comunità scientifica urbinate: sono pagine che intendono rivendicare l'importanza e la funzione della nascente scienza. Il volgarizzamento del Commandino rispondeva inoltre all’esigenza di mettere a disposizione del vasto pubblico di coloro che non padroneggiavano il latino – architetti, ingegneri, artigiani, tecnici – un testo aderente all'originale greco, contribuendo così a un'ampia alfabetizzazione scientifica. In tal senso l’opera costituisce un passaggio importante per la formazione della terminologia scientifica italiana. Alessandro Forlani, è l'autore del romanzo “Agnes'', la continuazione di “Tristano”, il romanzo fantasy pubblicato dallo stesso editore Joker di Novi Ligure. Un romanzo che, oltre ad avere un tessuto narrativo innovativo, contribuisce ad arricchire la cultura fantasy, ma anche quella cinematografica, ludica, musicale del fumetto e dell'illustrazione che ha cresciuto e formato più di una generazione, ma che non ha avuto in ambito intellettuale, una grande fortuna. Un libro che sarà seguito, in una trilogia narrativa da “Otre”, che ha un’originalità nel linguaggio, tanto che l'autore parla di “Baroquepunk”, comprendendo in questo termine anche il suo primo libro “Racconto barocco”.
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