Nelle Marche il fenomeno assume proporzioni non trascurabili se è vero che numerose sono le zone denominate a rischio di esondazioni e frane, molto elevato o elevato; nella provincia di Pesaro sono ben 20 le aree considerate a rischio di frane molto elevato e 6 corsi d'acqua a rischio di esondazione molto elevato. Da una relazione dell'ufficio geologico della Provincia di Pesaro si evince che in tutti i bacini provinciali la densità delle frane è superiore alle medie nazionali.
E' invalsa l'opinione di definire come naturali queste calamità, i cui danni in realtà sono da imputare in gran parte all'imprevidenza di chi amministra (sia a livello nazionale che locale) che ha sempre provveduto male e in ritardo a riparare i danni e quasi mai a prevenirli con interventi pianificati. L'Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino deve cambiare pagina. Più di un anno fa essa si era impegnata a promuovere un convegno in materia, ma l'impegno, purtroppo è stato disatteso. Occorre dunque, a nostro parere:
- Verificare a che punto si trovino l'applicazione delle norme che disciplinano la difesa del suolo ed in particolare la costituzione delle autorità di bacino fluviale ed i relativi piani;
- Mettere in primo piano i programmi di prevenzione (sistemazione idraulico-forestale);
- Promuovere di concerto con le Comunità Montane e con i Comuni interessati, la costituzione e preparazione professionale di gruppi di volontari per la protezione civile;
- Reperire le risorse finanziarie (dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali) per la difesa dell'ambiente e del suolo oltre che per gli interventi nel campo della protezione civile;
- Creare una nuova cultura che abbia a base la prevenzione.
Riteniamo che in tal modo possano essere ridotti i pericoli di perdite di vite, di devastazione del territorio, di danni incalcolabili ai beni artistici e culturali. Gli interventi idraulico-forestali e a difesa delle aziende e cooperative agricole possono incrementare l'occupazione nelle zone dell'entroterra. La costituzione dei gruppi di volontari della solidarietà per la protezione civile può dare soddisfazione ai valori della solidarietà civile ed umana, a cui sono sensibili in larga parte le giovani generazioni.
Giuseppe Angelini
ex deputato PCI