Forse qualcuno ricorderà un nostro editoriale semiserio pubblicato in forma di raccontino nel numero di ottobre ("Il sindacato dei genitori"): voleva essere una piccola provocazione per invitare i padri e le madri a far meglio il loro mestiere e quindi anche a porre qualche regola di comportamento, almeno per i figli giovanissimi. Non certo per reprimere la loro vitalità, ma per prevenire i guai favoriti da orari e ritmi di vita a volte sconsiderati.
Oggi torniamo su questo argomento, purtroppo sempre di attualità, con qualcosa di molto più serio che ci arriva da San Mauro Pascoli. In questo Comune della Romagna, cuore del popolo delle discoteche, si è costituito veramente una specie di sindacato dei genitori: il doloroso sindacato di chi ha perso un figlio in un incidente stradale. L'associazione di chiama PU.RI. - Punto di riferimento familiari vittime e intende fare finalmente qualcosa di concreto per fermare questa assurda guerra giovanile in cui non ci sono mai vincitori ma solo sconfitti: i morti, gli handicappati e le stesse famiglie, spesso violentate nuovamente dalla inevitabile approssimazione della giustizia, dalla scarsa sensibilità delle istituzioni pubbliche e da vere forme di sciacallaggio ai danni della personalità delle vittime e dei loro parenti. Può bastare l'esempio di un processo in corso a Bologna, per la morte di due diciottenni: la Compagnia di assicurazione tenuta al risarcimento dei danni si è richiamata a una sentenza della Cassazione nel 1996 per sostenere che: "l'eventuale ipotetico danno patrimoniale appare ampiamente compensato dalle non indifferenti spese che il padre non dovrà più sopportare per l'istruzione, l'educazione e il mantenimento...".
L'associazione si propone come primo obiettivo quello della prevenzione: con lo scopo di ottenere lo stanziamento di risorse pubbliche per il miglioramento della sicurezza stradale. Ma si propone anche di organizzare direttamente campagne di sensibilizzazione nella scuole, di favorire l'impiego di tecniche di riabilitazione psico-fisica per gli handicappati anche per il loro re-inserimento nella vita civile e nel lavoro, di fornire assistenza giuridica e morale ai familiari: perché quello che è successo a loro non debba più capitare a nessun altro. L'associazione è costituita in forma di ONLUS, cioè senza fini di lucro, è apartitica ed è aperta a tutti coloro che vogliono dedicare su base di volontariato una parte del loro tempo e della loro capacità professionale alla realizzazione dei vari progetti. Si è rivolta anche a tutte le discoteche della zona chiedendo di collaborare su specifiche iniziative concepite e gestite dagli stessi giovani: fra cui la raccolta di firme per rivendicare il diritto alla sicurezza stradale e responsabilizzare maggiormente le istituzioni. Fa parte del gruppo dei volontari anche Alessio Tavecchio, un giovane di 25 anni, costretto in carrozzina a causa di un incidente stradale e diventato scrittore e conferenziere.
La lettura dei loro documenti colpisce come un pugno nello stomaco la nostra tendenza ad esorcizzare il fenomeno con la cultura della rassegnazione e del fatalismo o con la colpevolizzazione delle sole vittime: in particolare quando si legge il programma del convegno "Prima e Poi" che si terrà a Bellaria Igea Marina dal 4 al 6 giugno prossimo e che comprende fra l'altro anche un corso di "auto-guarigione" e l'intervento di sensitivi, psicologi e religiosi per scandagliare prove e indizi dell'aldilà.
Nel nostro piccolo, mettiamo a disposizione le pagine di questo giornale per divulgare tutte le iniziative di PU.RI. e delle altre associazioni analoghe. Che Dio aiuti queste persone a conservare la loro rabbia e la loro voglia di reagire.
A.A.
Per informazioni, iscrizioni, contributi: Dott. Giuseppe Raduano, Presidente Associazione PU.RI. - Punto di riferimento familiari vittime, Via E. Vanoni 3, 47030 San Mauro Pascoli (FO), Tel. e Fax: 0541 932576.