Un signore di Tavullia, proprietario di un cucciolo di razza, una sera perde le tracce del suo cane. Affranto e disperato per la perdita subìta, sparge la voce in giro nella speranza di poter ritrovare il lupetto. Dopo qualche giorno riceve una telefonata da uno sconosciuto che dice di aver trovato proprio un cucciolo bastonato e ferito nei pressi della sua abitazione. Si trattava effettivamente del cucciolo in questione che purtroppo era stato malmenato, riportando ferite sul dorso.
A questo punto la vicenda si sviluppa inaspettatamente in un particolare e curioso contenzioso. Il proprietario del cane accusa il benefattore di avere maltrattato l'animale e minaccia di portarlo davanti al giudice. Per fortuna, il signore sospettato ha utilizzato la testimonianza di un conoscente presente al ritrovamento e se l'è scampata; altrimenti avrebbe dovuto sopportare anche un procedimento penale per aver riconsegnato un cane bastonato al suo proprietario. La richiesta del padrone dell'animale era basata sul fatto che, anche se non fosse stato il benefattore a procurare i danni al cane, il medesimo avrebbe dovuto, all'atto del ritrovamento del cucciolo, provvedere a ricoverarlo presso un veterinario per le cure del caso. Omissione di soccorso? Alla fine tutto si è concluso con una stretta di mano mentre il cane continuava a leccarsi le sue dolorose ferite.
|