Il dolore lombare, ovvero lombalgia, è una delle più frequenti cause di limitazione temporanea o permanente delle capacità lavorative. Negli Stati Uniti tale patologia (della quale si possono associare due forme, la lombosciatalgia e la sciatalgia) è la principale causa di limitazione permanente dell'attività produttiva nei soggetti di età inferiore ai 40 anni ed è la seconda causa, dopo le forme ischemiche del miocardio (infarto), in quelli con più di 40 anni. Ma questa patologia e sempre attribuibile alla colonna vertebrale? Cerchiamo di valutare le varie cause che possono ricondurci all'insorgere del dolore.
Lo sciatico non è altro che un lungo nervo originatosi dalle radici nervose del midollo spinale: esce attraverso particolari fori localizzati tra una vertebra e l'altra. Questo nervo nel suo decorso contrae rapporti con diversi organi, come muscoli, arterie, vene, ecc. La lombalgia con le sue diversificazioni in lombosciatalgia e sciatalgia costituisce spesso un problema diagnostico di complessa risoluzione e altrettanta difficoltà si incontra nell'indirizzo terapeutico. Le cause possono essere dovute ad alterazioni delle strutture muscolo-scheletriche della regione lombare, ma è opportuno escludere tutte le altre cause come malattie degenerative, tumori e così via e ciò è possibile attraverso degli accertamenti diagnostici finalizzati.
Il dolore lombare si può manifestare con un esordio acuto e successiva cronicizzazione. Il dolore acuto ha spesso un esordio esplosivo ed invalidante, si manifesta spesso dopo uno sforzo o dopo un trauma o ancora dopo un movimento repentino della colonna. Tale sintomatologia dolorosa che interessa la regione lombo-sacrale con rigidità e blocco muscolare, si può risolvere dopo qualche giorno o settimana attraverso terapia farmacologica e riposo, ma può anche recidivare e/o cronicizzarsi. La lombalgia cronica può portare ad un dolore locale e/o irradiato, a contratture muscolari, parestesie, riduzione della mobilità, deviazione o rettilinizzazione del rachide, dolore all'arto inferiore con segni neurologici particolari. Il più delle volte si dà la colpa al disco intervertebrale che in caso di schiacciamento viene leso e, fuoriuscendo, una parte di esso dalla sede normale va a comprimere le radici nervose del nervo ischiatico. Spesso ciò, serve a giustificare la sintomatologia dolorosa.
Tuttavia ci sono ulteriori cause che possono far insorgere dolori lombari, lombosciatalgici o sciatalgici. Queste cause dobbiamo ricercarle in altre regioni anatomiche, che molte volte non vengono prese in considerazione. Una prima regione è quella sacro-iliaca, dove il sacro, parte finale della colonna, si va ad articolare con l'osso dell'anca. In tale regione si può avere un blocco dell'articolazione sacro-iliaca che provoca un dolore lombare che non è affatto attribuibile alla colonna vertebrale, ma che porta ad uno slivellamento del bacino e di conseguenza ad un lavoro muscolare della colonna non simmetrico causando contratture muscolari con una sintomatologia dolorosa lombare, dipendendente soprattutto dall'assetto posturale del bacino. Altra regione interessante da analizzare è quella sacro-ischiatica: il nervo ischiatico che fuoriesce dal bacino dopo avere preso rapporto con un muscolo particolare dell'anca, e cioè il muscolo piriforme, può venire schiacciato da quest'ultimo e provocare così una lombosciatalgia (sindrome del piriforme).
Un'ulteriore regione è quella ischiatica, poiché il nervo sciatico prende rapporti con una parte della tuberosità ischiatica, con le origini muscolari dei muscoli posteriori della coscia, come il bicipite femorale e il muscolo semitendinoso e con la faccia anteriore del muscolo grande gluteo, può venire anch'esso compreso e far scaturisce una sintomatologia dolorosa tipo sciatalgico. (Ovviamente ciò avviene soprattutto quando il soggetto assume determinate posizioni errate o attiva un particolare movimento che possa portare alla compressione del nervo. Per una corretta e più approfondita valutazione del soggetto, oltre alle tradizionali indagini invasive e non (RMN, TAC, RX), oggi sono comunque disponibili nuove metodologie di tipo non invasivo, come lo Spinal-mouse.
Di solito i soggetti che soffrono di tali patologie vengono trattati con terapia farmacologica che in alcuni casi può essere efficace ma in altri può non avere alcun effetto. Conseguenza di quanto detto è che bisognerà sottoporsi ad indagini cliniche che permetteranno di effettuare una diagnosi differenziale. Per capire se la lombalgia, lombosciatalgia o sciatalgia sia imputabile alla colonna oppure ai problemi dei tre distretti anatomici sopraelencati. Dalla letteratura medica si evince come, il più delle volte, tale patologia non sia da attribuirsi alla colonna ma ad altre regioni anatomiche. Infatti, la mancanza di un lavoro sinergico delle strutture muscolari può provocare degli squilibri nell'assetto posturale del soggetto che si manifesta con la comparsa di sintomatologie dolorose. E' possibile evitare l'insorgenza di tali patologie effettuando un adeguato intervento di riequilibrio della muscolatura che agisce su tali strutture. Quindi si possono eliminare terapie farmacologiche e interventi chirurgici con un adeguato lavoro di riequilibrio posturale attraverso le componenti muscolari.
Maurizio Ripani
Per saperne di più:
Tel. 071 201866, 071 204866
348 1406951/2
e.mail: ripani@iusm.it
Corso Garibaldi 101, Ancona