Si è conclusa dopo sei mesi di successo, a Palazzo Tiranni-Castracane di Cagli, la mostra di Claudio Cesarini: scultore, pittore e incisore pesarese dallo stile personalissimo e inquietante. La mostra è stata realizzata in collaborazione con l'Assessorato dei Beni e delle Attività culturali della Provincia di Pesaro Urbino, che intende organizzare un ciclo di esposizioni analoghe, con cadenza annuale, per valorizzare “le espressioni emergenti nel settore delle arti figurative, quali realtà di un patrimonio culturale che è compito delle istituzioni portare alla ribalta”. L'assessore Paolo Sorcinelli così presenta, nel catalogo, il lavoro di Cesarini: “Le sue creazioni assomigliano a un incastro di momenti, di sensazioni che il tempo ha provveduto a stratificare e a ripiegare su se stessi… I suoi lavori sono stati abbozzati e immagazzinati lungo il tempo, inseguiti e plasmati centinaia di volte, con costanza e furore, passando dal tratto leggero della litografia, alle decise pennellate a olio, alla ferma concretezza della materia. Con l'amore e la poesia dell'artista alla ricerca di se stesso e del mondo”.
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