A Pesaro negli anni ‘30 c’era già un’allegra e battagliera “Brigata del Brodetto Artistico” che riuniva illustri personaggi della musica, scrittori, giornalisti e magistrati, pronti a imbastire vertenze in divertenti processi a difesa del “brodetto” di Pesaro. Dagli atti della Brigata (segretario Renato Pompei) ecco il verbale di “constatazione e amichevole componimento della vertenza contro il giornalista Orio Vergani (Corriere della Sera) per aver esaltato nella cronaca del Giro d’Italia 1938 il brodetto di Ciriago di Ancona, senza essersi curato di conoscere quello che Marietta del Porto di Pesaro ammannisce secondo la ricetta dell’immortale Rossini”.
Informato della contravvenzione e dei danni morali da rifondere, Orio Vergani aveva subito scritto a Pesaro: “Caro Zandonai, grazie per il caro ricordo e per la segnalazione gastronomica. Credo di essere un esperto di brodetti, da Porto Corsini a Comacchio, Pescara e Ancona… ma il brodetto della patria di Rossini mi tenta e mi fa venire l’acquolina in bocca”. Il verbale conclude: “Visti gli articoli 3-4-37-52 del codice gastronomico della Brigata, assolve il signor Vergani dal reato ascrittogli, lo invita ad una delle festose riunioni della Brigata e lo iscrive d’ufficio nell’albo dei Ghiottoni illustri”.
Sul Giornale d’Italia del 4 gennaio 1939, appare un corposo articolo dell’inviato Arnaldo Geraldini. Titolo: “Taccuino Marchigiano – Elogio del Brodetto”, datato a Porto Recanati. Apriti cielo. La Brigata pesarese, riunita il 10 gennaio, “Veduta e letta la corrispondenza di Geraldini con gli elogi del brodetto di quella zona peschereccia; rilevato che non ha nulla a che fare con il brodetto artistico della città di Rossini, ammannito da Marietta secondo la proverbiale ricetta dell’immortale Maestro; fatto presente che il brodetto rossiniano è mondo di conserve e altre spezie e che giganteggia, senza confronti; udita la relazione di altre vertenze con lo scrittore Orio Vergani invitato a sincerarsi di tale glorioso piatto e resosi latitante; in seduta plenaria, ai sensi degli articoli 14-23-69 del codice gastronomico, delibera di tributare un vivo, cordiale elogio allo scrittore Geraldini per la brillante citazione della fama del brodetto pesarese; di invitarlo ad un saggio culinario e saporoso di Marietta, detta la “Pataccona” (in pesarese vuol dire “bella figliuola”). Detto, fatto e sottoscritto. Il presidente M.o. Vincenzo Michetti, segretario Renato Pompei”.
Il 17 gennaio, sempre all’osteria del Brodetto Artistico, la brigata con esultanza e ammirazione festeggia l’illustre commensale Umberto Giordano, che dell’Italia di Verdi, Donizetti, Rossini, ha rinnovato i canti vibranti e melodie superbe.
Brisa

PS: Questa foto, ritrovata insieme ai documenti della spassosa Osteria del Brodetto Artistico assume valore storico per la rievocazione di un’epoca e perché intorno a Marietta del Porto (ben riconoscibile al centro) sono illustri personalità e celebri direttori convocati per la “regificazione” dell’allora Liceo Musicale Rossini. Da sinistra: dott. Luigi Michelini Tocci, Renato Pompei, Agostino Michelini Tocci (presidente Liceo Rossini), M.o. Vincenzo Michetti, prof. Luigi Jaricci (conservatorio di Napoli), prof. Nerio Brunelli, avv. Antonio Conti, segr. Giulio Damiani, Marietta del Porto, la ‘mirabile cuoca!’, prof. Gino Barabaschi (Conservatorio di Roma), Umberto Giordano, M.o. Amilcare Zanella, Bruno Occhialini, prof. Mario Corti (Conservatorio di Roma), Tito Scatassi.