L'Associazione Legambiente, sezione “Gatti in città” di Pesaro, riceve costantemente segnalazioni da parte dei cittadini di cucciolate di gatto abbandonate o di gatti adulti messi per strada che si trovano in difficoltà. Poiché il randagismo è un grave esempio di inciviltà, consigliamo a chi possiede un gatto di assumersi la responsabilità di eventuali gravidanze della loro amata micia e delle cucciolate; meglio ancora sarebbe sterilizzare. Noi consigliamo l'intervento sia per i maschi che per le femmine, poiché controllare un gatto non è cosa facile. Coloro che ritengono la sterilizzazione un atto innaturale compiuto sull'animale sappiano che è più crudele, incivile e innaturale abbandonare dei piccoli non ancora autonomi che vanno incontro a straziante e sicura morte. O, se tutto va bene, vanno ad ingigantire le già numerose colonie, che noi con fatica cerchiamo di tenere sotto controllo e di sterilizzare. Purtroppo, nonostante i continui inviti alla cittadinanza, ancora molti cuccioli di gatto vengono trovati in ogni angolo di strada. Come animalisti invitiamo i cittadini al rispetto di tutti i deboli, inserendo tra costoro anche i randagi. Prevenire? Ottima idea, molti sarebbero disposti a farlo se vi fossero delle tariffe più contenute: meglio ancora sarebbe creare un ambulatorio veterinario ASL, come prevede la legge regionale, dove i gatti, anche quelli di proprietà, possano essere sterilizzati con il solo pagamento del ticket. Anche questo darebbe una mano per ridurre il fenomeno degli abbandoni e della proliferazione di cucciolate indesiderate. Inoltre, alle ASL si chiede di essere più solerti, oltre che generosi, nello sterilizzare le colonie feline che si trovano sparse su tutto il territorio. Perché non pensare anche all'eventualità di istituire un'anagrafe felina, come quella canina, con l'immissione sotto cute di un microchip, che permetta di ritrovare l'animale in caso di smarrimento e restituirlo al proprietario? E perché i Comuni non pensano alla possibilità di creare delle oasi feline? Questa meravigliosa e dignitosa creatura che è il gatto, per la legge non è nessuno, è un “oggetto” e non un “soggetto”, riconoscimento che spetta a qualsiasi essere vivente. Questo rende quasi vana la possibilità di pene più pesanti per chi incrudelisce su di essi o li abbandona. Avvertiamo urgente la necessità di esigere, tramite pressanti azioni parlamentari, il riconoscimento dell'animale quale “soggetto” e quindi portatore di diritti, con conseguente aggravamento di quelle pene irrisorie oggi vigenti e indegne di un paese civile. Legambiente, sezione "Gatti in città" svolge una pregevole opera nel risanare le colonie feline del territorio e nel delicato e difficile compito delle adozioni, che tolgono dalla strada tanti gatti abbandonati, dando loro il calore di una famiglia ed evitando così il formarsi di nuove colonie o di ingigantire quelle esistenti. E chiede rispetto per i randagi esistenti e per il lavoro che le volontarie "gattare" svolgono a beneficio della comunità.
Lisa Di Cerbo
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