Intervista al prof. Lukas von Thrumponin sui danni alla sessualità conseguenti all'uso dell'ascensore
dal nostro inviato speciale
Il prof. Lukas von Thrumponin, esperto in sessuologia ascensoristica, è stato per decenni un forte sostenitore del valore afrodisiaco dell'ascensore e della virilità tutta latina che in questo mezzo di locomozione si esplicava, a suo parere, nel centro-sud del Belpaese. La sua teoria traeva origine dai racconti dello zio materno Carmelino Gargiulo il quale gli aveva descritto i numerosi rapporti consumati con intensità irripetuta ed irripetibile nell'ascensore del condominio in cui abitava a Palermo.
Nel suo libro di maggior successo "Il su-e-giù è meglio andando su-e-giù" il prof. Von Thrumponin sosteneva che il coito in ascensore era assolutamente da preferire perché associava l'intensità del rapporto al breve tempo richiesto. Aveva pertanto calcolato il tempo risparmiato in inutili preamboli amorosi che avrebbe potuto essere riconvertito nella produttività del lavoro migliorando di ben tre punti e mezzo il P.I.L. nazionale. Possiamo ben capire come l'opera letteraria fosse stata accolta trionfalmente dalla Confindustria.
Il sessuologo era all'apice del successo, quando arrivò il dramma che si consumò venerdì 17 novembre dell'anno scorso. Chiamato al capezzale di Carmelino Gargiulo, in punto di morte, lo zio gli confessò che aveva montato un po' la realtà avendo invece solo una volta, da ragazzino, toccato il sedere in ascensore alla donna delle pulizie dell'appartamento accanto e ricevendone peraltro in cambio un sonoro ceffone. Il professore, vistosi crollare il mondo addosso, cercò di suicidarsi buttandosi sotto il treno. Fu visto per settimane steso sui binari della ferrovia fra Calcinelli e Fossombrone aspettando la morte. Invano. Quando incontrò un gruppo di Verdi fanesi che gli spiegarono il progetto di trasformare questo ramo secco in pista ciclabile, capì subito che suicidarsi buttandosi sotto una bicicletta sarebbe stata impresa piuttosto difficoltosa. Optò allora per un altro ramo ferroviario, meno secco (quello fra Fano e Marotta), ma anche qui i treni erano così radi che dopo un po' gli scappava la pipì, e proprio in quel momento che la faceva contro uno dei pochi alberi rimasti in quel tratto di costa, il treno era già passato.
Tornò allora alla città paterna, Ginevra, in cui riprese il suo lavoro di ricerca. Riprese con entusiasmo i suoi studi sul rapporto fra ascensore e sesso ed è proprio di questi giorni l'uscita del suo ultimo libro "Il su-e-giù non è meglio andando su-e-giù" in cui è evidente un rovesciamento totale delle sue teorie precedenti. E' proprio nel suo studio a Ginevra che lo siamo andati a trovare per intervistarlo.
A cosa dobbiamo questo nuovo libro sul rapporto fra sesso e ascensori in cui rovescia radicalmente, ci pare, le teorie precedenti?
E' vero, rovescio. Del resto la scienza non si può fermare, e dati recenti depongono per gravissimi danni alla sessualità conseguenti all'uso dell'ascensore.
Le spiace essere più esplicito?
Dati epidemiologici accurati dimostrano con certezza che gli uomini che abitano al terzo piano e che non usano l'ascensore hanno 3,45 rapporti alla settimana, contro l'1,01 di coloro che prendono l'ascensore.
Veramente sorprendente, ma come può essere spiegato tutto ciò?
La spiegazione biofisiologica è certamente complessa, multifattoriale ed in fase di approfondimento. Possiamo comunque affermare senza tema di smentita che la salita delle scale migliora la circolazione non solo alle gambe, ma anche al perineo e alle arterie pudende che portano il sangue all'organo sessuale maschile. L'erezione ne ha un netto giovamento. Inoltre lo sfregamento delle gambe determina un benefico massaggio sulla prostata che è organo copulatorio fondamentale.
E la discesa delle scale esercita ugualmente una funzione positiva?
Certamente. Soprattutto la discesa saltellante di scalino in scalino tonifica la muscolatura del torchio addominale. E sono questi i muscoli che permettono di realizzare la copula.
E nella donna?
Stessi benefici circolatori al perineo, con miglioramento del trofismo di grandi e piccole labbra, del clitoride e della lubrificazione. Non mi sembra necessario spiegare più diffusamente come la sensualità e la capacità orgasmica femminile ne risultino potenziate. Debbo aggiungere che una parte del corpo femminile che ottiene un grande miglioramento dall'attività motoria per le scale è il fondoschiena: questo ne risulta più bello e più sodo, con un aumento generale della felicità.
Altro da aggiungere?
L'uso dell'ascensore, che va a energia elettrica ottenuta dalla combustione del petrolio, incrementa la produzione dei gas di serra e di altri fattori inquinanti, tutte cose che influiscono negativamente sul benessere del pianeta e sulla "ars amandi" del singolo. Anche dal punto di vista generale l'ascensore attenta alla sessualità collettiva.
In conclusione?
Chi usa l'ascensore desessualizza anche te, digli di smettere!
Claudio Mari