Gennaio 1999
Questo articolo sulle vitamine potrebbe sembrare superfluo perché è un argomento continuamente trattato dai vari mezzi di informazione e sono ormai praticamente assenti nel nostro Paese le forme classiche di carenza vitaminica (avitaminosi). Questo argomento è però sempre più importante perché esistono condizioni proprie del vivere moderno in cui esiste un maggior consumo e quindi una maggior necessità di assumere vitamine per vare cause: l'uso di certi medicamenti, l'alcolismo, il tabagismo, l'esposizione ad agenti fisici (ad esempio di tipo radioattivo o elettromagnetico), l'inquinamento ambientale ecc. Inoltre esistono anche casi in cui l'organismo umano è incapace di assorbire o utilizzare le vitamine (disvitaminosi) per anomalie costituzionali.
Tutte queste condizioni fanno sì che esista un problema di medicina sociale, nella prevenzione e nella cura con le vitamine. Date le nostre condizioni di vita e di alimentazione, è eccezionale arrivare a forme gravi di carenza di una sola vitamina; mentre sono sempre più frequenti carenze modeste ma multiple, facilmente curabili con le preparazioni multivitaminiche a vari dosaggi del commercio.
Dal riso la prima scoperta
Sono composti chimici che il nostro organismo non è in grado di riprodurre da solo e quindi vanno introdotte con gli alimenti che li contengono in quantità sufficienti per tutte le funzioni vitali. Casimir Funk, uno scienziato inglese, scoprì nel 1912 la prima vitamina, chiamata B1, ricavata dal liquido di lavaggio del pericarpo (rivestimento) del riso: la chiamò appunto vitamina, cioè amina essenziale per la vita. Le altre vitamine sono state via via scoperte dagli anni '20 agli anni '40. Vengono denominate con le lettere dell'alfabeto o con la malattia da esse curata o con il nome della composizione chimica. Si dividono in due gruppi: le "idrosolubili" che sono le vitamine B, C, P così chiamate perché vengono estratte dai prodotti naturali con solventi a base di acqua; le "liposolubili" che sono le vitamine A, D, E, K vengono estratte con solventi dei grassi come etere, cloroformio, acetone. Questa distinzione in due gruppi è importante perché le vitamine idrosolubili (B, C, P), che si sciolgono in acqua, vengono facilmente eliminate con le urine, l'organismo non può farne scorta e non esistono pericoli di accumulo; al contrario le vitamine liposolubili (A, D, E, K) vengono immagazzinate dai grassi e dal fegato del nostro organismo per cui in caso di malattia è sempre il medico che deve prescriverle, nella giusta dose per evitare pericoli di superdosaggi e intolleranze.
Vitamine idrosolubili
Le prime vitamine di questo elenco costituiscono il gruppo B, hanno in comune la presenza nella pula del riso, nella crusca di tutti i cereali, nel lievito e sono assai resistenti al calore. Citando le più importanti abbiamo:
- Vitamina B1 la cui mancanza provoca una malattia chiamata Beri-Beri, ancora diffusa nel sud-est asiatico, ad evoluzione anche mortale per danni cerebrali e cardiaci dovuta all'uso di riso decorticato. Nel mondo civilizzato la carenza di vitamina B1 va sempre sospettata nell'alcolismo cronico, nel tabagismo; la vitamina B1 facilita l'utilizzazione degli zuccheri in genere, come il fruttosio ecc.
- Vitamina B2 o riboflavina si trova abbondante nei legumi, nei vegetali a foglia verde, nelle carni, nell'albume d'uovo. La sua carenza provoca lesioni cutanee e mucose intorno agli orifizi e nella cavità buccale, entra nella costituzione di coenzimi per il metabolismo degli acidi grassi e degli aminoacidi essenziali.
- Vitamine B3 - B4 o acido nicotinico detta anche antipellagrosa; la pellagra è una malattia caratterizzata da lesioni cutanee con arrossamenti nelle zone esposte al sole e poi con alterazioni intestinali, nervose fino al coma e alla morte. Si trova nella crusca del grano.
- Vitamina B5 o acido pantotenico o antidermatosica. Si trova in tutti gli alimenti animali e vegetali, entra nel metabolismo generale dei grassi, delle proteine e degli zuccheri e aiuta a produrre sostanze vitali per l'organismo come il colesterolo e gli anticorpi.
- Vitamina B6 o piridossina ha una funzione metabolica generale per le proteine, i grassi e i carboidrati. E' necessaria nelle donne in gravidanza o che assumono contraccettivi, negli alcolisti cronici e quando ci alimentiamo con molte proteine. E' ben tollerata anche a dosaggi alti; si trova nel fegato degli animali e nella carne del pollo.
- Vitamina B8 o biotina. Si trova in molti alimenti come fegato, rene, nei lieviti, nella frutta secca, nei cereali. Entra nel metabolismo generale, partecipa alla sintesi degli acidi grassi. Viene aggiunta ai latti speciali, ai latti artificiali e ad altri alimenti per l'infanzia.
- Vitamina B9 o acido folico. Si trova in una ampia varietà di alimenti dal fegato alle verdure a foglia larga verde, nel germe di grano, nel lievito; è un supplemento quasi sempre usato per la prevenzione delle malformazioni fetali in gravidanza.
- Vitamina B12 o cobalamina. Si trova nelle carni di animali, nel fegato, cuore, cervello, scarsamente nei vegetali. La vitamina B12 è necessaria per la formazione dei globuli rossi, per lo sviluppo del sistema nervoso, per il metabolismo generale, quindi è essenziale per la crescita. Viene somministrata ai vegetariani.
- Vitamina C o acido ascorbico o antiscorbutica. All'inizio dell'Ottocento la marina britannica introduceva l'uso degli agrumi per prevenire lo scorbuto: fonte principale di vitamina C sono anche gli ortaggi vari. Data la rapida eliminazione di questa vitamina da parte dell'organismo, è bene mangiare vegetali tutti i giorni. E' molto sensibile alla luce e al calore quindi è preferibile evitare la cottura dei vegetali che la contengono. Gli inquinanti atmosferici e nel luogo di lavoro, l'uso di antidepressivi, l'abuso di alcool e tabacco portano a un aumento del fabbisogno di vitamina C. E' un potente antiossidante insieme alle vitamine A e E. Entra nella sintesi di importanti ormoni, potenzia i poteri immunitari, aumenta l'assorbimento del ferro. Nei decorsi postoperatori contribuisce alla prevenzione delle infezioni e promuove la rigenerazione della cute.
Vitamine liposolubili
- Vitamina A o retinolo. Fin dall'antico Egitto si somministravano alcuni alimenti, in particolare il fegato, in alcuni casi di disturbi visivi che potevano portare alla cecità. Oggi questa patologia oculare si cura facilmente con la vitamina A, che si trova nel fegato, nel tuorlo d'uovo, nel pesce, nel latte intero; oltreché in altre sostanze, dette biocarotenoidi che si trasformano in vitamina A nel nostro organismo al bisogno. I carotenoidi si trovano in frutti e verdure a foglia verde scuro, come spinaci e broccoli; e giallo arancio, come zucche, carote, meloni, albicocche. Il primo sintomo di carenza di vitamina A è l'alterata capacità di vedere in penombra. La vitamina A è essenziale per la differenziazione dei tessuti della pelle, delle mucose, della cornea, dei vasi sanguigni, per cui in casi di anomalie di sviluppo, le cellule mal differenziate potrebbero diventare tumorali. I carotenoidi vengono aggiunte a bevande di frutta, gelati, margarina sia per la loro attività vitaminica che come coloranti naturali.
- Vitamina D o calciferolo o antirachitica. E' un nome generico perché è formata da un gruppo di composti tra cui la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo); quest'ultima viene formata dall'organismo con l'esposizione alla luce. Le principali fonti sono rappresentate dagli olii di fegato di pesce. La vitamina D agisce sul metabolismo del calcio e del fosforo; una sua deficienza provoca un difetto di mineralizzazione e il rachitismo nello sviluppo, sembra anche utile nell'osteoporosi dell'adulto.
- Vitamina E o tocoferolo. Come dice il nome, (dal greco tókos, che significa parto) fu considerata una vitamina che favoriva la fecondità, la virilità, e ritardava l'invecchiamento. Si è scoperto poi in tempi recenti che ha anche un effetto antiossidante e quindi aiuta ad eliminare i radicali liberi. Gli oli vegetali, come l'olio di mais, di soia, l'olio di germe di grano sono i più ricchi di vitamina E; che è presente anche nel pane e nei cereali.
- Vitamina K o antiemorragica. Migliora i poteri di coagulazione del sangue e quindi protegge dalle emorragie. Le migliori fonte dietetiche per l'uomo sono le verdure a foglia verde come i cavoli, gli spinaci, la lattuga; buone fonti sono anche il fegato di manzo, il tuorlo d'uovo, il burro e il formaggio.
Carlo A. Angelucci
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