Chi per avventura volesse entrare nella stazione ferroviaria dalla scaletta che conduce al sottopassaggio, dal posteggio (chiamiamolo così) di Miralfiore, dovrebbe fare i conti con diverse avventure. Prima di tutto sapere che esiste una scaletta e come ci si arriva. Poi trovare dove mettere l'auto, a meno che non si abbia una bicicletta a perdere. Terzo informarsi sulle condizioni del tempo, per decidere se indossare scarponi da montagna o stivali di gomma. Quarto munirsi di una falce a mano se d'estate o di uno spazza-fango d'inverno. Quinto portarsi una lanterna se per caso si parte o si arriva di notte.
Insomma vorrei che qualcuno mi spiegasse perché la scaletta di cemento che porta all'entrata posteriore della stazione di un capoluogo di provincia si deve raggiungere attraverso una brughiera incolta, sudicia, pericolosa e spesso costellata da vaste buche piene d'acqua. Soprattutto non mi è chiaro perché questa situazione si trascina da circa dieci anni, quando basterebbe una semplice camionata di ghiaia a restituire la metà della decenza. Infatti esiste un'obiettiva pericolosità per le persone, di cui il Comune dovrebbe farsi carico. Per non parlare delle frequentazioni di persone senza dimora che cercano un difficile alloggio nelle catapecchie adiacenti (si può immaginare in quali condizioni igieniche).
Eppure, una volta superati gli ostacoli, ci si ritrova nel largo corridoio del sottopassaggio ferroviario che è bello, illuminato e pavimentato di marmo. Che cosa diremo ai viaggiatori che tentassero di uscire dalla stessa via?
Bastian Contrario
Quell'area non è nostra
Capisco l'irritazione del vostro lettore, ma il suo pesante sarcasmo è diretto all'interlocutore sbagliato. Il terreno utilizzato impropriamente come parcheggio non è di proprietà del Comune ma appartiene tuttora agli ex proprietari delle aree acquisite per la realizzazione del parco Miralfiore, che potrebbero anche recintarlo ed impedirne l'accesso a chiunque. Nel 2000 il Comune ha provveduto alla realizzazione di un parcheggio pubblico e gratuito a lato dell'ingresso al parco Miralfiore. Con un secondo progetto l'Amministrazione ha poi realizzato un nuovo accesso sul lato sud della stazione ferroviaria costruendo un sottopasso ferroviario collegato al parcheggio da un percorso pedonale pavimentato ed illuminato.
Il PRG prevede, per detta area, la possibilità di realizzare un parcheggio multipiano; ma, non avendo gli attuali proprietari interesse a tale realizzazione, l'Amministrazione comunale sta trattando l'acquisizione dell'area stessa tramite permuta con altra proprietà comunale. Solo ad avvenuta acquisizione della proprietà si potrà dare avvio ad un progetto per la realizzazione di un parcheggio pubblico collegato alla scala laterale presso l'uscita del sottopasso ferroviario. Ribadisco, quindi, che chi decide di parcheggiare l'auto nello spazio in questione non può addebitare a nessuno (e tanto meno al Comune) i relativi disagi.
Ilaro Barbanti
Vice Sindaco con delega
alle Nuove Opere e manutenzioni