Il telefono, la tua croce
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Con frequenza sempre crescente, le compagnie telefoniche esercitano forme di abuso nei confronti delle imprese artigiane. E’ la denuncia della Confartigianato di Pesaro e Urbino che rileva comportamenti al limite della truffa messi in atto dalle principali aziende di telecomunicazioni: «Stiamo ricevendo numerosissime segnalazioni da parte dei nostri associati – dichiara il presidente Learco Bastianelli – e la situazione sta diventando intollerabile. La procedura è sempre la stessa: un agente di una determinata compagnia telefonica contatta un imprenditore proponendogli offerte allettanti per cambiare operatore e assicurandogli che tutte le procedure del passaggio verranno effettuate dalla compagnia subentrante. L’imprenditore che accetta, nella maggior parte dei casi, viene privato della linea telefonica, perché la compagnia sostituita disabilita la linea e quella subentrante impiega almeno un mese prima di riattivarla. Durante questo periodo, l’impresa si ritrova isolata, senza la possibilità di comunicare e con il rischio che si generi un equivoco: in questo periodo di crisi, se una ditta non risponde al telefono, il cliente potrebbe pensare che abbia chiuso». Ma non è finita qui: «In seguito, arriva anche la beffa – prosegue Bastianelli – perché le fatture che pervengono all’azienda riportano una cifra molto più alta rispetto a quella stabilita in quel contratto che sembrava così vantaggioso. Se l’imprenditore si ribella e decide di tornare al vecchio operatore, dovrà pagare i costi di attivazione e si ritroverà gravato da esborsi e nuovi problemi per il ripristino della linea». L’impresa ha un altro svantaggio: non viene considerata “consumatore” e quindi non gode della tutela specifica riservata a questa figura. Se sorge una controversia, il foro competente è quello stabilito dalla compagnia telefonica e spesso si trova piuttosto lontano dalla nostra provincia: questo significherebbe altre spese e ulteriori affanni. Ma non è possibile risolvere l’eventuale problema con la collaborazione della compagnia telefonica? «No – conclude Bastianelli – perché è impossibile trovare un referente unico. Si dialoga sempre con un call-center in cui nessuno è responsabile di nulla e nessuno è in grado di risolvere niente».
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