Il 29 maggio, presso la Sala del Castellare del Palazzo Ducale di Urbino, si è inaugurata una importante mostra delle opere di Alberto Biasi, il maggiore esponente dell'avanguardia storica del Cinetismo, che proseguirà fino al 18 luglio.
Alcune delle opere esposte erano già inserite in una serie di mostre sul Cinetismo, sia individuali che collettive, con artisti del calibro di Le Parc, tenutesi a Roma (Musei di San Salvatore in Lauro), Montecarlo (Galleria Maretti), Arezzo (Museo d'Arte Moderna e Contemporanea), Sacile (Palazzo Ragazzoni Flangini Biglia); tutte mostre allestite in ambienti prestigiosi con la collaborazione delle autorità comunali e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La mostra ripercorre, come indicato dal titolo simbolico, gli ultimi quarant'anni di attività del Maestro, originariamente in ambito al “Gruppo Enne”, di cui era stato l'ideatore e l'artista trainante, e poi individualmente, come opera tutt'oggi: nei primi ha sperimentato strutture e fotoriflessioni in movimento, ambienti a percezione instabile, con opere in cui prevale la ricerca sulla manipolabilità e sul movimento, in particolare sul cinetismo virtuale e sulle apparenze dinamiche conseguenti alle mobilità del fruitore e influenzate dal carattere della visione umana; nella successiva ricerca individuale sulle forme e spazialità cangianti e sui movimenti armonici, è giunto ad opere che provocano forti e inusuali suggestioni formali e cromatiche.
Con la sua opera Biasi ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti di cui abbiamo notizia in molti libri pubblicati (cinque solo quest'anno) e nei diversi saggi critici. Uno di questi, scritto dal curatore della mostra prof. Floriano De Santi, si trova nel volume pubblicato a corredo della mostra stessa (Edizioni Verso l'Arte).
Per informazioni: Anna Di Filippo - tel. 06 2000992-338 2154902 - fax 06 20685385 - e-mail: anna.difilippo@versolarte.it