La separazione è tra gli episodi più critici nella vita di una famiglia per i cambiamenti emotivi, psicologici, pratici ed organizzativi che comporta. È un evento molto doloroso ma in molti casi è l’unica strada percorribile e, se gestita con attenzione e saggezza, riesce ad avviare un cambiamento costruttivo per tutta la famiglia. E’ ormai ampiamente dimostrato che anche per i figli è più salutare vivere in una famiglia separata ma serena piuttosto che vivere quotidianamente in un ambiente carico di tensioni.
In alcuni casi purtroppo la separazione non mette fine ad un conflitto spesso dovuto a dinamiche individuali e relazionali non risolte. I genitori presi da sentimenti di rabbia, rancore, vendetta non riescono ad ascoltare e affrontare il dolore dei loro figli che vengono usati contro l’altro genitore, diventano alleati, spie, testimoni in una “guerra” in cui i grandi perdono sempre e i piccoli pagano le conseguenze più gravi. I figli sono persone, non beni di proprietà o armi di vendetta. In questi casi il loro futuro è nelle mani di giudici e mentre passano anni in attesa delle loro sentenze i bambini subiscono ferite a volte insanabili.
La mediazione familiare è un percorso di aiuto alla famiglia prima, durante e dopo la separazione. Ha come obiettivo quello di offrire un contesto strutturato dove i genitori possono raggiungere accordi concreti sulla gestione dei figli, tenendo presente l’importanza di rapporti continuativi ed equilibrati con entrambi i genitori essenziali per la loro crescita. Il compito del mediatore, quale figura neutrale, è quello di creare uno spazio di comunicazione e di confronto costruttivo lontano da una logica del “muro contro muro” che permetta ai genitori di rimanere protagonisti del loro futuro e di affrontare in modo sereno la trasformazione del loro rapporto. Riuscire a dividere il ruolo genitoriale – che continua – dal ruolo di coniugi, significa non solo trovare accordi sui termini dell’affido ma soprattutto significa liberare i figli dai nostri errori, dalle nostre guerre, non strumentalizzarli, significa esserci nel momento in cui hanno più bisogno di noi. È essenziale che questa possibilità di aiuto venga accolta dalla famiglia nel momento in cui nascono le prime difficoltà relazionali in modo da arginare il conflitto prima che possa provocare disagi e situazioni più difficili da gestire. La mediazione permette di evitare che siano i giudici a decidere il futuro della nostra famiglia, riduce i tempi e i costi della separazione e fa in modo che i rapporti familiari, che dureranno tutta la vita, vengano salvaguardati e difesi da un conflitto normale in qualsiasi separazione ma che non deve arrivare al punto da causare ferite difficili da guarire sia per i genitori che per i figli.
Federica Palazzi
Psicologa - Mediatrice familiare