Sguardi
Libreria del Barbiere, Via Rossini 38, Pesaro
4 dicembre 2000 - 8 gennaio 2001
Dopo "Percezioni" e "Inquieto", Luciano Dolcini prosegue la sua ricerca fotografica con "Sguardi". Una sorta di trilogia dunque che è soprattutto una ricerca artistica. In questo caso gli scatti di Dolcini non rappresentano soltanto un momento di percezione della realtà, poiché la realtà è mediata da un sottile spessore che si frappone di volta in volta fra l'occhio e la macchina e la riproduzione. Ne scaturisce un gioco di riflessi e di rimandi, in cui l'immagine originaria si sfuma in altre immagini di contorno. Il soggetto in questa maniera si frantuma e si decontestualizza, quasi a simboleggiare la complessità della materia e dei volti. O almeno questa è la nostra lettura.
Alla mostra l'augurio di un successo di critica e di pubblico.
Paolo Sorcinelli
Assessore Beni e Attività Culturali
Provincia di Pesaro e Urbino
Zhou Zhiwei
Si è svolta presso la Sala Laurana di Palazzo Ducale la personale del pittore cinese Zhou Zhiwei, un artista che vive da vent'anni in Italia. La mostra organizzata dalla 1ª Circoscrizione del Comune di Pesaro con la collaborazione dell'Associazione culturale "Il Sagittario delle Idee", è stata voluta nella nostra città dal documentarista Gianni Minelli che conobbe Zhou Zhiwei nel deserto africano, durante uno dei suoi numerosi viaggi intorno al mondo.
La mostra presenta grandi tele legate alla fantasia onirica dell'artista, ai suoi viaggi avventurosi fra Oriente e Occidente. Il critico Mario De Micheli ha definito i suoi quadri "immagini concepite con ardita fantasia e ispirazione, sicure nei modi e nel sistema di affrontare i suoi temi". Da Monumento a Goldoni del 1983 a Capriccio veneziano del 1990 Zhiwei, legato a Venezia da un profondo amore, recupera i valori antichi dell'uomo di fronte alla dimensione del mare, per trasferirli ai personaggi moderni. Il tema del viaggio è poi collegato al mito di Ulisse, le cui sembianze sono quelle dell'amico Minelli. I topos del mare, dell'avventura dell'uomo di fronte ai misteri della vita, sono i suoi temi pittorici più costanti.
Paolo Montanari
Le Madonne nere
Nella Libreria del Barbiere di Pesaro si è tenuta una mostra fotografica curata dall'architetto Gianni Volpe. Le bellissime foto in bianco e nero celebrano un'immagine nota e ricorrente, di grande fascino, quella della Madonna di Loreto.
Accanto alla mostra fotografica vengono proposte le sculture in pietra calcarea di Natalia Gasparucci (artista di Sant'Ippolito) che reiterano nella classica forma stereotipata, l'effige della Madonna lauretana con il volto scuro e la sagoma conica della figura segnata da giri di corone, con il Bambin Gesù in braccio e il globo sormontato dalla croce. Queste statue ci riportano al fenomeno degli scalpellini di Sant'Ippolito che da tempo immemore lavoravano la pietra e che riuscirono a pervenire alle soglie dell'estetico senza mai dimettere le ragioni contingenti e pratiche, appunto artigianali, del loro lavoro. Questi scalpellini, esperti e rinomati in tutto il centro Italia, sono sicuramente i padri di quelle stupende immagini sacre che figurano nei vari crocicchi, nelle chiese e case di campagna, frutto di una religiosità popolare, semplice e genuina, che l'incuria del tempo e le depredazioni hanno quasi fatto scomparire, per cui le nicchie si presentano spesso vuote. Ci sovvengono in proposito i famosissimi "Calvari" brettoni di Plougastel, di Guimiliau, Saint Thegonnec, Cast elevati forse come ex-voto e che narrano in silenzio, con i loro personaggi in pietra, la storia di Cristo.
Luigi Ferraro