a cura di Paolo Montanari
Racconti di mare e di salsedine nel ricordo di lontane stagioni di vita tra gli odori del porto, le traversate in barca a vela, le isole dalmate solitarie come gioielli, le poveracce, i cannelli e il volo dei gabbiani. “Dai cassetti della memoria”, è questo il titolo della raccolta, Pino Scalognini ha estratto piccole storie e personaggi “da leggenda”, con narrazioni intense piene di autenticità ed emozione. La raccolta, che l'autore chiama “il mio libro di farfalle” per la leggerezza del ricordo accompagnato sempre da immagini d'epoca, è stata presentata in febbraio nella sala del Consiglio provinciale. Il volume si chiude con una rassegna di commenti, giudizi e fotografie sull'attività cineamatoriale dell'autore, protagonista di circa quaranta indagini filmate su artisti, personaggi, mestieri e ambienti della provincia di Pesaro e Urbino.
L'Accademia “Raffaello” di Urbino ha pubblicato un saggio di Marcella Peruzzi dal titolo “Cultura Potere Immagine - La Biblioteca di Federico di Montefeltro”. Si tratta di una guida sulla storia della biblioteca di Federico, un angolo ideale che ebbe un ruolo fondamentale nella storia del territorio. La Biblioteca dei Duchi di Urbino fu trasferita a Roma nel 1657 e tuttora è custodita presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (ma in parte presso la Biblioteca Alessandrina dell'Università “La Sapienza”, e la Biblioteca Comunale di Urbania). “Prima del trasferimento definitivo”, ha sottolineato Maria Rosaria Falivene, coordinatrice del Gruppo di ricerca sulla Biblioteca dei Duchi di Montefeltro, “la Biblioteca subì traslochi e traversie, con la dispersione di molti libri e soprattutto del suo ordine originario”. Il volume è arricchito da tavole raffiguranti la vita di corte e pagine di preziosi codici e manoscritti.
“Memorie del Porto di Pesaro” è il titolo della ristampa anastatica dell'opera di Annibale degli Abati Olivieri, pubblicata dalla Banca Popolare Valconca. Lo studio sul Porto di Pesaro venne realizzato dall'erudito pesarese nel 1774. L'Olivieri individua i luoghi in cui sorgevano il porto antico e quello medievale di Pesaro, facendo risalire la realizzazione del porto moderno al 1613. Vengono poi descritte le caratteristiche dei due porti, che per la loro ubicazione e struttura furono dei porti-canali con funzioni secondarie ai porti mercantili. L'opera rievoca i momenti più tragici nella storia del Porto, con le inondazioni e le tragedie di mare che devastarono nel 1612 e nel 1765 la città di Pesaro.
E' uscito postumo il libro di Giuseppe Mari dal titolo “Poesie”: un volumetto edito dal Comune di Urbino e dall'ANPI di Pesaro. Nella presentazione, Giovanni Bischi - presidente dell'ANPI - ricorda che Giuseppe Mari fu sempre molto riservato sulle sue produzioni culturali che nascondeva gelosamente nel cassetto del suo studio: le poesie e i disegni.
“Dietro il reticolato - l'altra faccia della Resistenza” di Gualfardo Rombolini edito dal Comune di Fermignano e dalla Provincia di Pesaro e Urbino, è la storia di un sopravvissuto da un campo di concentramento della Germania nazista. Una ricostruzione del nostro passato che segue il doppio canale dell'elaborazione storiografica e dell'esperienza direttamente vissuta.
“Il canto del Verzellino” di Tano Citeroni (Diabasis editore), uno scrittore recentemente scomparso, legato in maniera viscerale a Urbino e al paesaggio marchigiano, ripercorre in questo romanzo la storia di una condizione umana che vive nelle metafore e nei sogni della grande provincia di Fellini. La provincia di Pesaro e Urbino è terra di confine che si adatta alla storia di queste strane creature che sfuggono gli uomini, nonostante la ricerca continua dell'amore, e si avvicinano più agli animali. L'autore evidenzia “l'inganno della vita”, vista non sempre in chiave ironica (Citeroni fu allievo di Flaiano) ma anche con struggente pietà.
Due poeti marchigiani, Fabio Maria Serpilli e Paolo Marzioni per un libro che lega indissolubilmente alla Marca: “I luoghi dell'anima” (Ed. peQuod). Un libro delle memorie e dei paesaggi volponiani. Scrive nella prefazione Fabio Ciceroni: “Non è la geografia a fare la poesia, ma il contrario. Eppure, il rapporto che questi due poeti hanno intessuto lungo gli anni col proprio paesaggio interiore ha ricevuto dall'esterno non soltanto una casuale occasione, ma un continuato impulso alla propria autenticazione”.
E' stato presentato in Provincia il volume “Discriminazione e integrazione tra teoria e indagine sul campo” (Ed. Franco Angeli), nell'ambito del convegno “Migrazione femminile” promosso dall'Arci regionale, il Comune di Pesaro e la Provincia di Pesaro e Urbino.
Giancarlo Cecchini è l'autore del libro di poesie “Arcani” pubblicato dall'associazione culturale Urbino-Arte con il patrocinio dell'assessorato alla Cultura del Comune di Urbino. Sono immagini antiche quelle rappresentate in versi da Giancarlo Cecchini, ma legate alla vita del poeta e alla sua fantasia artistica.